Ai Medici di Assistenza Primaria
AI Medici di Continuità Assistenziale
Cari colleghi,
spero che la precisazione, concordata con la Fimmg, del comunicato dell’azienda sanitaria sull’accordo con la medicina generale per l’effettuazione dei tamponi molecolari abbia fatto chiarezza sulla questione.
La Fimmg ha dato parere favorevole solo a due progetti proposti autonomamente da due gruppi di medici, uno nell’empolese e l’altro a Sesto Fiorentino, il cui obiettivo principale è quello di recuperare alla gestione della medicina generale tutti quei cittadini affetti da affezioni febbrili non Covid-19 positive. Nel progetto si prevede di poter effettuare i tamponi molecolari direttamente dai medici. Progetti in fase di implementazione non ancora partiti di cui la Fimmg ha dato un giudizio positivo ma non ha fatto nessun accordo sull’estensione dei progetti nè tantomeno sull’effettuazione dei tamponi molecolari da parte di tutti i medici.
La lettera pervenuta dall’Azienda Sanitaria nella quale si chiede la partecipazione a tale progetto è da considerarsi un mero refuso. Questo non vuol dire che la Fimmg non auspichi una partecipazione attiva da parte della medicina generale alla sconfitta territoriale del Covid-19 non solo garantendo, come hanno fatto e continuano a farlo i medici, la loro mission istituzionale ma anche con la partecipazione alla complessa organizzazione che porti alla diminuzione dell’espansione dei contagi a livello territoriale.
Non credo che questo possa essere fatto facendo direttamente i tamponi molecolari: in un momento nel quale i laboratori non riescono più a processare in tempo utile tali tamponi, aumentare il numero di coloro che lo effettuano significherebbe solo aumentare i tempi d'attesa per le risposte ed aumentare il disappunto dei cittadini in attesa del risultato. Il ministro Speranza al nostro congresso ha fatto un’affermazione estremamente importante per noi, ha affermato che noi siamo lo Stato, in pratica ha affermato che la Medicina Generale è il servizio di primo livello del SSN, questo già era chiaro fin dalla 833 ma da tempo nessuno l’ha più ricordato. Adesso lo Stato ha bisogno di noi, ha necessità di un impegno diretto della Medicina Generale nell’individuazione di coloro che ampliano i contagi a livello territoriale e ci ha offerto la possibilità di utilizzare i tamponi antigenici rapidi che in pochi minuti senza laboratorio ci dicono se un cittadino è positivo o negativo al Covid.
Credo che in strutture ad hoc, riforniti di personale, di dispositivi di protezione adeguati, su base volontaria e tenendo conto che attualmente per noi è prioritario fare le vaccinazioni antiinfluenzali la medicina generale debba accogliere questo invito. Se non lo facesse darebbe ragione a chi vuole la medicina generale a rapporto a dipendenza.
Allo scopo vi prego di leggere un lavoro fatto a cura della Segreteria Nazionale della Fimmg sull’utilizzo dei tamponi antigenici rapidi che troverete in allegato. Farlo potrebbe far sì che i tamponi molecolari sarebbero in gran parte utilizzati per confermare i positivi agli antigenici e ai sintomatici e si abbatterebbero i tempi con cui si danno i risultati ai medici ed ai cittadini. Vi invito quindi a proporre a livello di zona/distretto e di SDS progetti che vanno in una duplice direzione: evitare l’emarginazione della Medicina Generale dall’assistenza sanitaria territoriale e contribuire a fermare il contagio da Covid-19 nel nostro Paese.
Vittorio Boscherini
Segretario Provinciale Fimmg Firenze