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Alcune precisazioni sull'intervista telefonica apparsa su La Nazione Venerdì 24/01/2020

Firenze, 27 Gennaio 2020

 

           Alcune precisazioni sull’intervista telefonica apparsa su “La Nazione” Venerdì 24/01/2020

La giornalista mi ha chiesto cosa pensavo sul ritorno in servizio dei pensionati per affrontare il problema della carenza dei medici in medicina generale ed ho risposto che è tecnicamente impossibile perché sono i cittadini che si scelgono il medico. Alla domanda su come si fa ad affrontare il problema ho risposto che già nell’ACN del 2009 c’è la possibilità, là dove c’è carenza assistenziale, di aumentare il massimale a 1800 scelte come è accaduto a Lastra a Signa, dove il Comitato Aziendale ha autorizzato l’innalzamento del massimale essendo andato deserto il bando per un incarico a tempo determinato (vedi verbale del Comitato Aziendale). Inoltre l’ultimo contratto firmato a livello nazionale permette l’immissione in graduatoria, e quindi anche in medicina generale, dei tirocinanti: prima il terzo anno, poi il secondo anno e quindi il primo. La Fimmg, nella trattativa in corso dell’ACN, ha proposto l’innalzamento del massimale da 1500 a 1800 per tutti i medici che aumentano la loro capacità organizzativa dotandosi di personale di segreteria ed infermieristico. Ma il problema prioritario da affrontare è quello dei finanziamenti per il tirocinio in Medicina Generale.

Alla domanda su come si affronta il problema della carenza di medici in continuità assistenziale ho risposto che in prima istanza si deve affrontare il problema della sicurezza perché molte giovani dottoresse, per questo motivo, non fanno domanda nella continuità assistenziale e poi si deve attuare quanto fu concordato con la Regione Toscana nell’AIR 2012 e cioè l’h16 che risolve sia il problema della sicurezza sia quello del potenziamento dell’assistenza territoriale sia quello della carenza dei medici.

Ho informato la giornalista che, il giorno antecedente, il Direttivo Provinciale della Fimmg di Firenze aveva approvato di portare tale istanza, già prevista anche nell’AIA della continuità assistenziale, al Comitato Aziendale della Medicina Generale proponendo una commissione tecnica che studi il problema, tenendo presente che anche l’ACN attualmente in trattativa renderà possibile tale organizzazione del servizio.

In merito ai commenti sui” dottorini” ho affrontato solo il problema della loro integrità fisica durante il servizio notturno, mentre gli altri giudizi sono o una interpretazione della giornalista o effettuati da altri soggetti che, come si evince dall’articolo, hanno partecipato all’intervista.    

 

                                                         Il Segretario Provinciale FIMMG Firenze

                                                                  Vittorio Boscherini