08-04-2021/00:00:00
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08.04.21 Articolo Dr. Boscherini: I dati fuorvianti sulla vaccinazione in Toscana
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Firenze lì, 8 Aprile 2021
I dati fuorvianti sulla vaccinazione in Toscana
Il Prof. Gavino Maciocco ed il Dott. Marco Geddes hanno pubblicato su “Salute Internazionale” un interessante articolo sulla vaccinazione anti Covid in Eu ed in Italia. Articolo condivisibile finché non si analizza la vaccinazione degli over 80 in Toscana e la scelta di far effettuare tale vaccinazione ai medici di Medicina Generale. La valutazione viene fatta sui dati di vaccinazione pubblicati su Repubblica del 3 Aprile che si riferiscono alle vaccinazioni fino al 2 Aprile e su questi dati formulano una riflessione ed un giudizio negativo sulla scelta di affidare alla Medicina Generale la vaccinazione degli ultra ottantenni.
Credo che occorra fare chiarezza su questa questione partendo dai dati. Fino al 29 di Marzo alla Medicina Generale Toscana sono stati forniti 92.000 dosi di vaccino Pfizer e tutte sono state somministrate agli ultra ottantenni, i dati pubblicati sull’articolo si basano essenzialmente sulle vaccinazioni effettuate nel mese di Marzo e di parte della settimana successiva. Non si tiene conto che la programmazione delle vaccinazioni viene fatta, per motivazioni organizzative legate alla complessità organizzativa del vaccino Pfizer, su base settimanale e che nella settimana dal 29 di Marzo al 3 Aprile i medici di Medicina Generale, finalmente riforniti di adeguate dosi di vaccino, avevano prenotato e poi effettuato oltre 80.000 vaccinazioni agli ultra ottantenni portando il tasso di vaccinazione al 49 per cento per la prima dose e al 22% per coloro che hanno effettuato anche la seconda dose.
Io spero che la valutazione effettuata da Maciocco e Geddes sui dati del 2 Aprile non sia una scelta voluta per sostanziare conclusioni da tempo precostituite sulla Medicina Generale. Questa settimana i medici di Medicina Generale toscani hanno prenotato 84.000 dosi di vaccino per gli ultra ottantenni e i dati di vaccinazione alla fine di questa settimana della nostra Regione andranno oltre la media nazionale sul tasso di vaccinazione degli ultra ottantenni colmando un ritardo nella vaccinazione non ascrivibile ai medici di Medicina Generale né tanto meno alla scelta effettuata in Toscana. Domenica e Lunedì prossimi ai medici di Medicina Generale si affiancheranno i medici di Continuità Assistenziale della propria AFT che aiuteranno coloro che, per difficoltà organizzative e per il numero elevato di cittadini ultra ottantenni, sono in ritardo nella vaccinazione e questo aiuterà la Medicina Generale e la Toscana a cogliere l’obiettivo di vaccinare con una prima dose la totalità degli ultra ottantenni entro il 25 Aprile. Anche al fine di dimostrare che non occorreva ricorrere a dati pubblicati su un giornale per fare l’articolo su “Salute Internazionale”, dai dati sul portale regionale risulta che fino a questa mattina, 08/04/2021, in Toscana sono state effettuate agli ultra ottantenni 253.929 dosi di vaccino di cui 175.264 prime dosi pari al 55% del totale degli ultra ottantenni e 78.665 seconde dosi, il 26 % ha quindi effettuato l’intera vaccinazione.
Quindi le riflessioni riportate nell’articolo rispetto all’affidamento alla Medicina Generale della vaccinazione, scelta basata sul successo della vaccinazione antinfluenzale 2020/21 nella quale medici di MG hanno effettuato in due mesi 1.400.000 vaccinazioni, sono assolutamente fuorvianti e meritano un commento:
le modalità di conservazione del vaccino sono differenti; questo non ha determinato nessun problema. Si tratta di dosi multiple e non singola dose; questo non ha determinato nessun problema.
Necessità di un richiamo mentre il vaccino dell’influenza è mono somministrazione; i dati ci dicono che non è un problema.
Chi ha ricevuto il vaccino deve permanere in osservazione per 15 minuti; i medici che hanno strutture ad hoc hanno effettuato la vaccinazione nei loro studi, gli altri hanno effettuato la vaccinazione in locali messi a disposizione delle aziende sanitarie e delle associazioni del volontariato o amministrazioni locali. Questo ci dice che occorre fare investimenti strutturali a livello territoriale.
In questo periodo è necessario il distanziamento e gli ambulatori dei medici di Medicina Generale non sono generalmente idonei a tale scopo; valgono le considerazioni del punto precedente.
La popolazione e gli anziani in particolare, sono assai più in ansia di questa attesa che della aspettativa di vaccinarsi per l’influenza; la velocità con cui i medici di MG stanno effettuando le vaccinazioni superiore a quella degli hub fa sì che l’attesa per gli anziani sia minore, inoltre la Toscana è la prima Regione per il tasso di vaccinazione degli ultra novantenni, che vuol dire rispetto delle priorità e facilità di accesso alla Medicina Generale.
La modulistica per il consenso e per le informazioni da rilevare è più complessa per la registrazione di eventuali effetti collaterali e del fatto che la procedura utilizzata per l’approvazione del vaccino è di emergenza, tutte questioni che è necessario che la persona che riceve il vaccino conosca; ma tutto questo era necessario per la Medicina Generale che ha già nei propri archivi tutte quelle informazioni? Era necessario chiedere alle ultra novantenni se erano in stato di gravidanza? In tutto il mondo ridono della modulistica utilizzata in Italia dove occorrono 5 secondi per effettuare la vaccinazioni e venti minuti per le attività burocratiche.
Credo proprio che queste riflessioni debbono essere utilizzate per l’organizzazione delle future campagne vaccinali che non possono prescindere dalla Medicina Generale per la sua prossimità e la sua capillarità ricordando che in tutti i paesi del mondo non c’è una divisione fra la prevenzione individuale e la diagnosi e la terapia nella sanità di primo livello e che la vaccinazione antinfluenzale decollò solo quando fu affidata alla Medicina Generale.
Vittorio Boscherini
Segretario Provinciale FIMMG Firenze
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